Importanti imprese svizzera spingono la mobilità a idrogeno

Coop, Coop Mineraloel AG, Agrola AG, Federazione AVIA, fenaco società cooperativa, Migrol AG e Federazione delle cooperative Migros fondano un ente promotore con lo scopo di realizzare insieme in Svizzera una rete capillare di stazioni di rifornimento di idrogeno. Creano in tal modo le premesse affinché un giorno i veicoli possano viaggiare senza emissione alcuna – un passo futuristico verso una mobilità sostenibile in Svizzera. La diffusione dovrebbe iniziare dai propri veicoli flotta e a livello di economia privata entro i prossimi cinque anni.

Zurigo, 18 maggio 2018 – Mentre la mobilità dei veicoli elettrici a batteria è sulla bocca di tutti, alle porte bussa già una seconda forma di propulsione elettrica. Tra gli esperti del settore l’idrogeno è considerato un accumulatore sostenibile per alimentare le vetture elettriche con corrente elettrica rinnovabile - e che presenta un certo numero di importanti vantaggi. Il rifornimento del veicolo richiede pochi minuti. L’autonomia si situa già oggi attorno ai 600 chilometri. E anziché emettere gas nocivi, il veicolo emette unicamente vapore acqueo.

Ciò significa che la mobilità a idrogeno concilia i vantaggi di un’automobile elettrica con le comodità e le abitudini di cui gli automobilisti fruiscono da decenni. Inoltre, come vettore energetico, l'ossigeno si integra perfettamente nel sistema delle energie rinnovabili e la garanzia d’origine è assicurata.

Jörg Ackermann, presidente del nuovo ente promotore appena fondato e membro della direzione generale di Coop: «Le sette aziende in veste di membri fondatori dell’ente intendono dare lo stimolo iniziale e contribuire a fare in modo che questa tecnologia avanguardista riesca ad imporsi».
 
Stazioni di rifornimento di idrogeno per un traffico pesante pulito
La tecnologia fino ad oggi non si è imposta, semplicemente per la mancanza di una rete di stazioni di rifornimento, ossia per una ragione infrastrutturale. E ciò che il nuovo ente promotore intende cambiare. Con l’esercizio di oltre 1500 stazioni di rifornimento in Svizzera e l’impiego di oltre 1700 automezzi pesanti sono in grado di realizzare insieme un’infrastruttura capillare per la distribuzione di idrogeno. L’ambizione è di concretizzare il progetto entro il 2023.

Rispetto alle automobili private, gli automezzi pesanti consumano ogni anno una quantità di idrogeno da 30 a 50 volte superiore. In tal modo con l’impiego di 10 veicoli commerciali a celle a combustibile è già possibile gestire l’esercizio di una stazione di rifornimento di idrogeno in modo redditizio. I membri dell’ente promotore sono in rado di risolvere il dilemma dell’uovo e della gallina con le proprie risorse. Sono anche d’accordo sul fatto che la produzione di idrogeno deve avvenire unicamente da fonti di energia rinnovabili, ad esempio tramite l’affermata energia idroelettrica svizzera.


Se nel settore delle automobili private vi sono già vetture a celle a combustibile di serie alimentate a idrogeno, lo sviluppo mondiale di automezzi pesanti e di autobus a idrogeno non sta certo a guardare e avanza a pieno regime nel mondo intero. «L'affermata e capillare rete di stazioni di rifornimento in Svizzera può essere completata con l’erogazione di idrogeno in modo relativamente semplice, ciò che consentirà di rifornire in futuro anche i veicoli a celle a combustibile elettrici», afferma in sintesi Daniel Hofer, CEO Migrol AG e al tempo stesso Presidente dell’unione petrolifera.

L’ente come piattaforma e start-up
Per i suoi membri l’ente, fondato il 17 maggio 2018, funge da piattaforma e da punto di riferimento per problematiche tecniche di base, sviluppi, consulenze e per la definizione degli standard di produzione, dei veicoli e delle stazioni di rifornimento. Inoltre l’ente fa in modo che tutti i componenti di questo cerchio sostenibile privo di CO2 siano disponibili in Svizzera, allo scopo di accelerare la diffusione della tecnologia a idrogeno.

L’ente stesso non persegue scopi commerciali ed è aperto ad altri membri. Gli investimenti in veicoli e infrastruttura sono assicurati dai singoli membri dell’economia privata.